Nel gennaio del 2009 ho registrato il dominio cipolladivetro.com ed aperto questo blog. Il riferimento è alla cipolla di vetro, di beatlesiana memoria, attraverso la quale osservo tutto quello che mi circonda. L’idea era quella di esprimere un punto di vista diverso e personale su tutto quello che mi capitava, un altro indizio per chi si avventura in queste pagine.

“I told you about strawberry fields
You know the place where nothing is real
Well here’s another place you can go
Where everything flows
Looking through the bent backed tulips
To see how the other half live
Looking through a glass onion”
(J. Lennon P. McCartney – The Beatles 1968 )

Per un po’ è andata avanti così, senza una direzione precisa. Ho pubblicato la mia musica sotto le mentite spoglie degli #49, ho parlato di cinema, dischi, concerti, eventi e fatti di varia natura. Anche di cose personali, raccontandomi come ci si racconta al proprio diario segreto.

Contemporaneamente approfondivo il lato tecnico della questione avventurandomi nei meandri di WordPress. Ho provato a fare un blog multiutente con Buddypress pubblicando, per qualche mese il primo [a]social network, un happening in rete in aperta polemica con l’allora emergente Facebook, ho imparato a sviluppare la grafica e i temi, ho provato a scrivere linee di codice. Ho anche seguito altri progetti per amici e conoscenti sempre con ottimi riconoscimenti.

Come webmaster ho sempre seguito con interesse l’evoluzione del web e dei social network. Il primo browser che ho usato si chiamava Netscape Navigator e probabilmente in rete siamo in pochi a ricordarlo e sicuramente siamo tutti prossimi o oltre i 50. Ho visto Google surclassare Yahoo. Ho seguito i miei musicisti preferiti sul primissimo MySpace, sono registrato sull’emergente Pinterest e frequento da tempo Twitter, Facebook e Flckr. Mi intessa molto, anche per affinità professionali, seguire le dinamiche dei social network, studiare le loro potenzialità come strumento di comunicazione, marketing e pubblicità. Una volta un fatto era vero “perchè lo diceva la televisione”, ora le cose esistono “perchè si leggono su Facebook”.

Nel febbraio del 2014, il sito è stato attaccato da un gruppo di hacker. Ho colto l’occasione per ristrutturarlo, rifondarlo e ricominciate tutto da capo.

Questo blog è il mio diario sotto il cielo del web, aperto a tutti quelli che desiderano partecipare.

Un cordiale saluto ed un benvenuto a tutti.

Alessandro.